Robby Naish con Alberto Tomba
14-05-2011All News
Questa mattina, mentre sfogliavo una vecchia rivista di windsurf, mi sono imbattuto in una foto che mi ha davvero stupito. In un piccolo riquadro in basso, all’interno di un servizio che ripercorreva i 20 anni di storia della rivista, c’erano Alberto Tomba e Robby Naish sulla spiaggia, insieme. La didascalia non lascia dubbi: Albertone, dopo aver praticato nuoto, tennis, pallacanestro, calcio e soprattutto dopo aver sfondato nello sci, negli anni ‘90 ha incontrato zio Robby e ha imparato ad andare sul windsurf proprio da lui. Si è concesso una vacanza alle Hawaii e ha provato l’ebbrezza della planata a pelo d’acqua.
Sapevo che il windsurf avesse contagiato, in passato, personaggi del mondo dello spettacolo e della politica, da Lucio Battisti che, dopo aver imparato a veleggiare, acquistò tutta l’attrezzatura, dedicando al windsurf un suo brano all’interno dell’album “E già (1982)” a Edoardo Vianello, che intitolò addirittura un album al windsurf (sempre nel 1982). Come dimenticare poi Oscar Mammì, il ministro che portò in tv tavola, vela e quant’altro e illustrò a Pippo Baudo i rudimenti della disciplina, appresi durante una vacanza all’isola d’Elba.
Tra gli insospettabili praticanti di questo sport, ci sono inoltre diversi nuotatori: Massimiliano Rosolino, Federica Pellegrini e Luca Marin, ospiti per diverse estati consecutive dei centri windsurf di Porto Pollo in Sardegna. Ho visto personalmente i progressi di Massimiliano, che da un anno all’altro è passato dal recupero della vela alla planata con trapezio e piedi negli strap. L’ho incrociato in acqua diverse volte, mentre degli altri ho letto sulle riviste di qualche anno fa.